Qualche settimana prima della partenza un caro amico mi disse: “Okinawa, vai nel Giappone del Giappone!”
In terre che non avevo mai nemmeno cercato su google (considerato il tempo che passo guardando documentari, leggendo blog e cercando nuovi posti nascosti, la cosa ha sorpreso persino me). Posti dove non pensavo nemmeno sarei andata mai nella vita perché sembravano troppo improbabili. Perché nell’immaginario comune il Giappone è Tokyo, è Osaka, è Kyoto, alle volte Hiroshima. Oggi, invece, voglio portarvi con me nel Sud del Giappone, ad Okinawa.
Okinawa è la prefettura giapponese che si trova più a Sud, quasi più vicina a Taiwan che al resto del Giappone, o Japan mainland come lo chiamano i locali. È costituita da un insieme di piccolissime isole dove spiagge caraibiche, cieli rosati e tanta natura la fanno da padroni.
Il mio impatto con il Giappone è stata Naha, la città principale della prefettura, in particolare Naha Kakusai Street. Ho percorso per la prima volta la via principale della città in una caldissima sera d’estate, da sola, pervasa da una sensazione di curiosità e timore rispetto al mese che mi aspettava. In pochi secondi ero dentro negozi multicolor da cui proveniva musica random, piccoli ramen bar, bus colorati e semafori con tanto di musichetta ad effetto. E tanti, tantissimi, distributori automatici di bevande.
Naha mi ha anche iniziata ai piccoli gioielli dell’architettura giapponese, con il Naminouegu Temple e il Naha Fukushuen Park. Quest’ultimo è il primo ed anche il più bel giardino giapponese che abbia visitato (..finora!): un piccolo parco con un percorso dedicato alle quattro stagioni dove regna la quiete e passeggiare ristora l’anima.
Le tre settimane successive le ho trascorse nei pressi di Onna, nella zona ovest dell’isola, ad un passo dal mar cinese orientale. Durante questo tempo di sole e qualche tifone più o meno intenso mi sono dedicata all’esplorazione della zona e a qualche escursione in giornata.
Cosa troverai nell'articolo
PEACE MEMORIAL PARK
Grazie alla saggezza di papà ero a conoscenza di una grande base militare USA tuttora attiva ad Okinawa, quello che non sapevo era che ci fosse anche qui un memorial park dedicato alla seconda guerra mondiale. Una distesa enorme contenente un cimitero e un museo con testimonianze e foto. Non è Hiroshima, non è Nagasaki. Ma ugualmente toccante.

SHURI CASTLE
Ancora una volta é a Naha che varco per la prima volta la porta di un antico castello imperiale. Il rosso la fa da padrone, tra gli intarsi dorati e gli arazzi che raccontano storie d’altri tempi.

OKINAWA CHURAUMI AQUARIUM
Un acquario molto carino, ma anche molto frequentato, specialmente nel weekend. Vale la pena la zona all’aperto dove é possibile anche visitare una ricostruzione di un villaggio tradizionale con incluso un te servito rigorosamente su tatami e tavolino basso.

Grata per il tempo speso ad Okinawa, porto nel cuore tanti ricordi. I pranzi in riva al mare e le nuotate per raggiungere gli isolotti idilliaci di fronte alla spiaggia. Lo snorkeling alle 7 del mattino a Cape Maeda. I falò sulla spiaggia, i tramonti a Cape Manzamo.

Tempo di salutare Okinawa, tempo di proseguire verso Nord. Il viaggio in Giappone prosegue in Kyushu!
Scopri la mia prima volta in Kyushu.
SE VUOI SAPERNE DI PIU’ PUOI TROVARE QUI (IN INGLESE) I MIEI APPUNTI DI VIAGGIO
E, SE TI VA DI SEGUIRMI IN GIRO PER IL MONDO, ALLA PROSSIMA!
A presto, Silvia!
0 commenti