Prima volta in Val di Sole? Sei nel posto giusto. Lo starting pack che ti lascio oggi contiene i punti cardine di una prima scoperta di una valle trentina ricca di laghetti, corsi d’acqua e cime importanti.
La Val di Sole si trova nel Trentino nord-occidentale e si estende fino al confine con la Lombardia. Si snoda lungo il corso dell’affascinante torrente Noce, famoso per la pratica del rafting. Inoltre, due piccole valli, la Val di Peio e la Val di Rabbi, completano un quadro racchiuso tra la catena montuosa dell’Ortles-Cevedale e il gruppo dell’Adamello e del Brenta. Sono andata per la prima volta in Val di Sole quando avevo 9 anni ed ho subito apprezzato le montagne. Sono tornata in Val di Sole piú tardi, nel periodo dell’adolescenza. E ancora una volta, ho amato trovarmi li e lasciarmi plasmare dalla montagna. Per questo, mi piace tornare e lasciarmi affascinare da passeggiate vecchie e nuove, incontrando di nuovo luoghi del cuore e restando a bocca aperta di fronte a nuovi angoli di mondo.
E allora, ti lascio andare alla scoperta. Non uso nomi tecnici dei percorsi, visto che non sono esperta. Ti consiglio quindi di controllare i dettagli degli itinerari sui siti degli enti del turismo locale e le condizioni dei sentieri e delle strade tramite il CAI o i gestori di hotel e ristoranti della zona.
Cosa troverai nell'articolo
VAL DI SOLE
LAGO DELLE MALGHETTE
Ho visitato il Lago delle Malghette per la prima volta a 9 anni, con la mia famiglia. L’ultima volta che sono stata era circa un mese fa, Giugno 2020, 27 anni. L’escursione al lago la definisco sempre classica: una passeggiata tipicamente immersa nel bosco, nell’odore del legno umido e nel rumore del ruscello che scroscia vicino. Tra un misto di ricordi d’infanzia e di uno sguardo nuovo, questa escursione mi fa sentire sempre immersa in una fiaba.
Vi sono diversi modi per raggiungere il lago, con escursioni di livello e lunghezza simile. Io ho fatto sia l’escursione con partenza da Campo Carlo Magno che l’ecursione con partenza da Malga Dimaro (comoda se si alloggia in Val di Peio). In circa 1 oretta e mezza si giunge al lago, che si apre incastonato tra le montagne, con il rifugio a palafitta sulle acque, i pini che si riflettono e, sullo sfondo, le cime innevate. Volendo, poi, il giro del lago si percorre tranquillamente in un’ora, contando anche alcune soste sul percorso. Infine, l’escursione diventa un po’ impegnativa se si decide di proseguire verso il Rifugio Orso Bruno o verso il Lago Nero.
PASSO DEL TONALE
Al confine tra la Val di Sole e la Val Camonica, tra Trentino e Lombardia, si trova il Passo del Tonale. Gli amanti dello sci sicuramente conoscono questo posto per lo sci estivo sul ghiaccio, che allunga la stagione sciistica. E non solo sci: il passo del Tonale diventa suggestivo per i trekking. Tra questi, l’escursione a Capanna Presena mi piace molto: un incontro ravvicinato con il ghiacciaio Presena e con la roccia, a quasi 3000 metri di altezza.
VAL DI PEIO
COVEL
La piccola cittadina di Peio si trova sulla punta dell’omonima valle, laggiú e lassú allo stesso tempo. Come una mamma guarda dall’alto la sua piccola valle: la visuale salendo, nemmeno a dirlo, lascia a bocca aperta.
Proprio da Peio parte il sentiero che porta all’altopiano di Covel: un gioiellino nascosto ma alla portata di tutti. Dal parcheggio di Peio, seguendo per il San Rocco si passa accanto alla latteria turnaria (se vi piace il formaggio, fate un salto qui!), per poi iniziare una passeggiata che in circa mezz’ora porta a Covel.
Covel è verde, è lo scroscio costante dell’acqua, è i riflessi delle montagne innevate nel lago di Covel. Tra cascate e verdi prati, questo altipiano è perfetto per una mezza giornata rilassante.
Idee e tips:
- Se ti piace grigliare, parti presto e cerca una postazione. Cosí potrai mangiare con una vista pazzesca e salutando le caprette (non è una metafora).
- Da qui, in circa 45 minuti, si raggiunge il rifugio scoiattolo e da qui si possono utilizzare gli impianti di risalita per raggiungere altre vette o l’inizio di sentieri per qualche trekking as alta quota. Poi, per scendere a Peio, non è necessario tornare indietro: si può comodamente scendere dalla pista da sci, per l’occasione in veste sentiero sterrato (ripido).
LAGO DI PIAN PALU’
Questo lago, secondo me, rende al meglio in autunno. In questa stagione gli alberi sulle montagne che circondano il lago si riempiono di sfumature che passano dal verde al marrone, dal giallo al rosso. E, tutte assieme, si riflettono nelle acque del lago. Acque già bellissime, di un color turchese intenso.
L’esperienza inizia appena parcheggiata la macchina, quando si arriva al Fontanino di Peio.. Dal nome, un fontanino da cui sgorga acqua potabile ricca di ferro. Assaggiala con cautela, in quanto il gusto potrebbe non piacerti, o comunque essere molto forte all’inizio. L’acqua ha potere curativo e drenante. Infatti, vige il divieto di prelevare troppa acqua dal fontanino.
Una passeggiata piacevole porta dal Fontanino di Peio al lago. Ad accoglierti troverai la diga di Pian Palù e una piccola area pic-nic attrezzata per grigliare e mangiare in compagnia. Se hai voglia di una passeggiata soft, ti consiglio il giro del lago. Tra piccoli tratti di bosco e qualche roccia, potrai ammirare i colori del lago da una prospettiva sempre diversa ma ugualmente bella.
Il lago di Pian Palú lo menziono per il suo essere bello sempre e raggiungibile facilmente. Non solo in autunno ma anche d’inverno sotto un piccolo manto nevoso, d’estate con il turchese che risalta prepotente, in un caldo giorno di sole e anche sotto la pioggia.
GIRO DEI LAGHI
Non si chiama montagna se non si fa un’escursione di un’intera giornata. Panini alla mano, birretta al rifugio, percorsi in quota e panorami. Per questo ti consiglio il percorso del Giro dei Laghi, che poi è il mio trekking preferito della zona, ma anche in generale. Se ti piacciono le zone ricche d’acqua, non potrai che apprezzare questo giro. I prati di Pian Venezia, le acque del Lago Nero e, con un po’ di fortuna, le marmotte, ti aspettano in quota.
Il mio consiglio è di andare in Luglio o Agosto per trovare una migliore condizione dei sentieri. Inoltre, se sei allenato e hai voglia di un trekking alternativo ti consiglio questa variante (testata e amata): svegliati molto presto il mattino ed inizia a camminare verso le 7 del mattino. Raggiungi il rifugio Larcher giusto in tempo per la colazione e gustati uno strudel con vista. Poi, tranquillamente, scendi e rientra per pranzo. Quando ho fatto questa scelta, non ho trovato quasi nessuno sul sentiero, ho camminato nel fresco di una mattina d’agosto e ancora assaporo l’odore di mele ed il the caldo gustato al rifugio.
Scopri il Giro dei Laghi e la variante che porta anche al rifugio Larcher, con due trekking testati da me.
VAL DI RABBI
CASCATE DEL SAENT
In Val di Rabbi si trova la piccola Val di Saent. Nella quale, appunto, puoi avventurarti a scoprire le cascate del Saent. La valle, come le cascate, prende il nome dal torrente che scorre veloce nel suo mezzo. Le cascate del Saent sono due, la cascata bassa e la cascata alta. Per raggiungerle, dal parcheggio Coler, si percorre un sentiero che costeggia il torrente Saent fino ad arrivare ai piedi della prima cascata. E poi, della seconda. Insomma, un incontro prima con l’acqua, nel torrente e poi con la sua potenza, nelle cascate.
Una mezza giornata perfetta comprende il trekking alle cascate e la sosta per mangiare in quota nelle aree attrezzate, oppure alla Malga Stablasol. Dalla Malga la vista è diretta sulla valle e si possono gustare piatti tipici, o semplicemente, una birretta fresca.
PONTE SOSPESO RAGAIOLO
Per completare la giornata in Val di Rabbi, spostati al ponte sospeso sulla cascata Ragaiolo. La cascata prende origine dall’omonimo torrente e rende tutto il suo spettacolo sia da sotto il ponte, che da sopra. In mezz’oretta di cammino dall’inizio del sentiero si giunge sotto il ponte e si ammira l’altissima cascata ed il ponte. A quel punto, avrai talmente tanta voglia di percorrere il ponte che ti dimenticherai di fare una foto. Tranquillo, poi puoi ripassare di qui.
Dall base della cascata un ripido sentierino nel bosco porta al ponte. Un po’ di salita, appagata dalla vista. Sulla cascata, ma anche sulla valle. Un punto di vista privilegiato ed anche alternativo.
CURIOSITÀ
- A Peio e Rabbi si trovano le fonti termali: se hai voglia di relax scopri gli stabilimenti e goditi il momento.
- Il monte Ortles, con i suoi 3905 metri, è il più alto del Trentino. Potrai ammirare il gruppo dell’Ortles-Cevedale grazie ad alcune escursioni ad alta quota (tra cui, appunto, l’escursione al rifugio Larcher di cui ti ho parlato prima). Inoltre, per i montanari allenati, il rifugio Mantova al Vioz resta la meta perfetta. L’arrivo a più di 3500 metri è uno dei momenti che tutt’ora porto nei ricordi come esempio di soddisfazione e gratitudine.
Ti voglio anche fare una piccola lista di curiosità e nozioni che potrebbero interessarti e aiutarti a rendere perfetta la tua scoperta della Val di Sole.
PER OGGI QUESTO E’ TUTTO, NON TI RESTA CHE LASCIARTI ISPIRARE.
E, SE TI VA DI SEGUIRMI IN GIRO PER IL MONDO, ALLA PROSSIMA!
A presto, Silvia!
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