Non so a te, ma a me capita spesso di vagare su instagram, vedere una foto e dire “Qui ci voglio andare!”: questo è il motivo che mi ha spinto ad organizzare un’escursione al Lagazuoi.
Incantata dal piccolo Lago Lagazuoi, incastonato tra le rocce delle dolomiti, ho iniziato a guardarmi incontro e a cercare i possibili sentieri da percorrere per raggiungerlo.
Così, sono incappata nel rifugio Lagazuoi e sono rimasta affascinata dalla sua posizione, nonché dalla magnifica vista che offre. Mi ha anche affascinato la storia legata al luogo, che riporta indietro ai tempi della guerra di trincea.
Scopri la storia di cui è protagonista il Lagazuoi e altre facilites qui.
Cosa troverai nell'articolo
L’escursione al Lagazuoi
Le vie di accesso sono molteplici e non è stato immediato capire quale fosse il percorso più adatto alle mie esigenze (e di chi viaggiava con me). Per darti un contesto, io ero alla ricerca di un trekking bello per esperienza e panorami, ma non distruttivo.
Da Passo Falzarego al Lagazuoi
Da Passo Falzarego ho preso la funivia che mi ha portata in quota, a 5 minuti dal rifugio Lagazuoi. Ho preferito non fare la salita a piedi poiché sarebbe stata lunga ben 2 ore e mi lasciava con il dubbio di non riuscire poi a raggiungere il Lago Lagazuoi. Forse, nel caso fossi stata attrezzata per percorrere le gallerie, avrei valutato di salire utilizzando quella via.
Dal parcheggio si vede già il rifugio, in vetta ad un imponente massiccio roccioso. In meno di 15 minuti mi sono trovata seduta al rifugio Lagazuoi sorseggiando un caffè con panna vista Marmolada (per dirne una, ma il panorama è ben più vasto). Il belvedere continua poi se ti sposti in cresta per imboccare i vari sentieri: le rocce a strapiombo sulla valle e le dolomiti sullo sfondo sono perfette per un momento di riflessione, per delle foto stratosferiche o semplicemente per il piacere di ammirare tanta bellezza.
Dal rifugio Lagazuoi al Lago Lagazuoi
Il dislivello di 500 metri di questo tratto di percorso fa venire le vertigini ma non scoraggia. In effetti, circa la metà del dislivello viene fatto nei primi 300 metri di percorso, quando inizia la discesa dal rifugio verso il lago, che ancora non si vede. In salita quel tratto deve essere bello impegnativo, ma, di fatto, è l’unica parte davvero difficile di una camminata che, in 45 minuti, porta al lago Lagazuoi (al contrario, probabilmente, va tenuta in conto una mezz’oretta in piu’).
La passeggiata evolve, immersa nelle dolomiti, in un paesaggio quasi lunare, roccioso. La vegetazione inizia a comparire piano piano, quando, scendendo, si inizia a scorgere il lago Lagazuoi dall’alto. Una macchia azzurra tra le rocce rosa e i cespugli verde scuro.
Arrivata al lago mi sono regalata un momento per scattare delle foto e poi, altrettanto relax. Buttarsi a riva del lago (qualcuno stava persino facendo il bagno), mangiare qualcosa e respirare l’aria di montagna: cose che non possono mancare durante un’escursione così.
Dal lago Lagazuoi al rifugio Scotoni
Guardando google earth e sapendo che solo 100 metri di dislivello e 45 minuti vi separano dal rifugio Scotoni, il rischio è quello di immaginare una dolce discesa. Invece, la discesa inizia con la forcella del lago. Se hai già fatto qualche trekking nelle dolomiti o in alta montagna, avrai già sentito il nome forcella. Dicesi forcella il punto tra due montagne che si incontrano e percorribile a piedi (è un valico): se vuoi, un passo, ma per i pedoni.
Ecco, tornando alla dolce discesa immaginata all’inizio, la discesa inizia con una ripida parte dove si percorre la maggior parte del dislivello. Poi, il sentiero diventa praticamente piano e solo qualche prato e degli adorabili lama ti separano dal rifugio.
Dal rifugio Scotoni a Passo Falzarego
Questa parte del percorso è sicuramente quella che più mi ha fatto dubitare di tutta l’escursione al Lagazuoi. Non ero sicura di che via prendere e quale opzione fosse la miglior. La parte più montanara di me avrebbe voluto fare ritorno al rifugio Lagazuoi e poi scendere al parcheggio con la funivia o a piedi (nel secondo caso, probabilmente distrutta). Sicuramente non volevo optare per una discesina easy di mezz’oretta e poi un bus, sia perché mi piace camminare, ma anche perché la giornata sarebbe finita prima di metà pomeriggio e non era quello il piano.
Ho trovato un punto di mediazione percorrendo il sentiero che, costeggiando la pista da sci, porta alla forcella Selares. Una salita cardio, dove le pause sono allietate da un imponente muro di roccia e, sulla sinistra, dalla valle che si apre sotto i miei occhi. Un reward che gratifica ancor di più una volta raggiunta la cima e nel piccolo tratto di sentiero in costa.
In corrispondenza della forcella si trova un bivio: un’opzione è proseguire in quota/salita verso il Lagazuoi, l’altra opzione è scendere verso Passo Valparola. La discesa, ancora una volta, è ripida ma regala un panorama stupendo. Una volta fatta la prima parte, il percorso non presenta nessuna difficoltà.
In tutto, circa 1 oretta e mezza di strada portano a passo Valparola. Da qui, un sentiero ed un pezzetto di provinciale permettono di raggiungere il parcheggio a Passo Falzarego. La soluzione mi è parsa ottimale come idea e facendola mi ha convinto: un buon anello che permette di non dover affrontare salite o discese lunghissime ed allo stesso tempo lascia libertà con i tempi (non avendo il vincolo, per esempio, di dover prendere la funivia o il bus).
Consigli e varianti
Come al solito, le mie considerazioni e qualche tips da portare con te durante una futura escursione al Lagazuoi.
- Se sei un amante della storia, considera l’idea di attrezzarti con caschetto e torcia per salire da Passo Falzarego al rifugio Lagazuoi passando per il sentiero delle gallerie: la trovo un’opzione davvero affascinante.
- Se sei afferrato (non volevo fare la battuta ma mi e’ scappata), la via ferrata e’ li che ti aspetta. Io non sono così esperta (anche se vorrei cimentarmi di più), quindi ho lasciato perdere. Ho visto pero’ foto spettacolari, specialmente con panorama sul lago Lagazuoi: avrei voluto imparare bene a percorrere le vie ferrate anche solo per quelle viste.
- Se vuoi evitare di scarpinare nel primo pomeriggio, invece che dirigerti dal rifugio Scotoni verso la forcella Selares, puoi scendere in direzione Stella Alpina: qui un bus ti riporterà a Passo Falzarego.
- L’escursione al Lagazuoi non e’ difficile, ma consiglio delle scarpe adatte (scarponcini da montagna aderenti) poiché vi sono alcuni tratti rocciosi in pendente discesa, dove la possibilità di appoggiare male il piede o scivolare è più che concreta.
- Per quanto riguarda l’abbigliamento, anche in estate in una giornata di sole, porta una maglia pesante (ad esempio un pile): il rifugio Lagazuoi si trova a circa 2800 metri e le temperature sono più basse rispetto a valle (quando sono stata io, a Luglio 2020, se a valle c’erano 20 gradi, in quota erano 10).
PER OGGI QUESTO E’ TUTTO, NON TI RESTA CHE LASCIARTI ISPIRARE.
E, SE TI VA DI SEGUIRMI IN GIRO PER IL MONDO, ALLA PROSSIMA!
A presto,
Silvia
2 commenti
Marghe e Samu · 3 Agosto 2020 alle 7:56 AM
Avevamo sentito parlare di questa escursione, ma vedere queste immagini ci ha fatto definitivamente venir voglia di farla! Grazie delle tips!
silvia_viaggiandolavita · 11 Agosto 2020 alle 12:56 PM
Un piacere! Se andrete, vi seguiro per poter gustare di nuovo tutto il percorso 🙂